lunedì 30 marzo 2009

L'ultima volta [9ª PARTE]

«Ma chi minchia è a quest'ora?» imprecò il Carogna, alzandosi di scatto dalla sedia e rovesciando il bicchiere di whiskey sul tavolo. Prese il fucile, tolse la sicura, e aprì la porta.

Me l'aspettavo, pensò Pinna, senza perdere la calma. «Buonasera, mi scuso per l'ora, ma avrei un affare urgente da sbrigare. Non ho armi addosso e sono da solo. Se può abbassare quel fucile, magari si potrebbe fare una chiacchierata da persone civili...»
Il Carogna, dopo essersi accertato della veridicità delle affermazioni di Pinna, mise il fucile da parte e lo fece entrare.
«Dunque, innanzitutto mi presento. Mi chiamo Massimiliano Cadeddu. Sono appena arrivato dalla Sardegna per cercare di risolvere un problema...»
Gli sarebbe piaciuto poter fingere di non essere sardo, ma il suo accento glielo impediva. Se Stigazzi avesse parlato col Carogna... meglio non pensarci, per ora.
«
La situazione ci è sfuggita un po' di mano. Hanno intercettato uno dei nostri camion che trasportavano alluminio... Chiaramente non c'era solo alluminio. Ora il rischio è che perquisiscano anche gli altri. I camion sono parcheggiati in un piazzale poco distante da qui. Si parla di un affare da 10 milioni di euro... Non proprio spiccioli, insomma. La ditta che usavamo come copertura è al momento sotto sequestro preventivo... Poco male per quello, visto che abbiamo fatto sparire le prove. Però mancano all'appello i 15 camion. Le autorità li stanno cercando.»
Il Carogna ascoltava con attenzione, aggrottando la fronte ogni tanto. Accese uno dei suoi sigari cubani e iniziò ad aspirare nervosamente a grosse boccate.
«Non abbiamo mai avuto rapporti diretti con voi. Però sappiamo che questo è il vostro territorio, e se vogliamo far arrivare al più presto i camion a destinazione, forse voi potreste darci una mano.»
Pinna sapeva che il Carogna non era autorizzato a prendere simili decisioni, e sapeva anche che ogni tanto gli toccava ricevere visite di quelli che sarebbero diventati i futuri clienti.
«C'è un unico problema: la merce deve arrivare entro stanotte a destinazione. Stanno per scoprire dove si trovano i camion, è solo questione di ore.»
Bene. un affare da dieci milioni di dollari. Da risolvere al più presto possibile. Il Carogna era stato ben addestrato ad affrontare situazioni simili: doveva solo contattare il Macellaio. Poi avrebbe potuto riniziare a bere il suo whiskey.
«Va bene. Aspettate un attimo», borbottò il Carogna, e andò in un'altra stanza. Dopo poco più di un minuto fece ritorno.
«Fatevi trovare all'angolo tra via Aldo Moro e via Rossini. Sapete dove si trova?»
«Userò il navigatore»
«Bene, allora arrivederci», grugnì il Carogna.
«Arrivederci», gli rispose Pinna. Uscì dalla casa, salì in macchina e partì verso il luogo d'incontro prestabilito. Il loro colloquio non era durato neanche dieci minuti. Appena uscito dalla strada bianca che portava alla casa del Carogna, imboccò la provinciale. Lì incrociò un taxi. Dentro il taxi intravide il commissario Stigazzi intento a fare una telefonata.
«Non mi ha visto. Grazie a dio, non mi ha visto», pensò Pinna, sudando freddo e premendo più a fondo l'acceleratore.

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