giovedì 15 settembre 2016

Il Modello

Dagli albori della sua esistenza, l’uomo ha sempre cercato di interpretare il mondo circostante, creando modelli in grado di ricostruire il passato, rappresentare il presente e predire il futuro.
Modelli che fossero capaci di ridurre le infinite sfaccettature del mondo reale, approssimandole in qualcosa di finito, semplice, e umanamente gestibile.

Tutto ruota intorno al modello, tutti ragioniamo per modelli. E tutti siamo limitati dai nostri stessi modelli, troppo semplici per avere un contenuto informativo adeguato alle situazioni che ci troviamo ad affrontare. Modelli banali, modelli già usati, modelli sbagliati. E allora studiamo, ci evolviamo, ampliamo le nostre conoscenze. Creiamo nuovi modelli. Modelli migliori, modelli più giusti, modelli più completi. Ma ancora sbagliati. E più complichiamo il modello, più ci avviciniamo alla vera essenza delle cose, tendendo la mano verso l’Infinito.
Inutilmente.

Un modello semplice è un modello bello. Lo spieghi in due parole:
“Quattro stringhe, due interi, un booleano”.
Ti capiscono tutti. Lo implementi in 5 minuti.
Ma non va bene. Perché non è abbastanza esplicativo, non riesce a rappresentare nulla. Allora fai un modello più complesso.
Un modello complesso è un modello brutto. Impieghi giorni e giorni a spiegarlo, e quando finalmente sei riuscito a implementarlo, cambiano le specifiche.

“Eeeh! Che sarà mai… Aggiungi un booleano!”
Aggiungere un booleano a un modello già implementato ha ripercussioni gravissime. Sull’interfaccia, sul server, sul client, sugli amici del client e sui parenti del server. Sulla tua vita sociale. Sulla tua vita coniugale. Sui tuoi ritmi circadiani. Sul tuo metabolismo. Sulla tua regolarità intestinale. Sulle tue aspettativa di vita. Sulle maree e sugli spostamenti tellurici. Sui cuccioli di foca, sui delfini, sui panda, e su tutti gli altri animali che generano simpatia incondizionata.

Ci hanno sempre fatto credere che prima del Big Bang ci fosse il Nulla. O che comunque nessuno sia mai riuscito a ricostruire gli istanti immediatamente precedenti al Big Bang.
Cazzate.
Prima del Big Bang c’era un altro Mondo, molto simile a quello attuale, ma più semplice. Non tutti erano felici, ma non erano tanti quelli tristi. Si lavorava, ma si andava anche in vacanza. Non si avevano grandi aspettative, ma si viveva giorno per giorno, cercando la gioia nella semplicità delle piccole cose. Finché qualcuno non decise di aggiungere un booleano al Modello.

Boom.